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ZUGZWANG

ZUGZWANG
in collaborazione con Artisti Aquilani
con Cecilia Cruciani, Cristiana Alfonsetti, Giulio Votta
regia Simone Morosi
drammaturgia Barbara Innamorati
dark cabaret in un’insolita atmosfera
DISPONIBILITA’
Maggio 2015 – Aprile 2016

ZUGZWANG, GENESI DI UNO SPETTACOLO
Parola dal suono dolce ed enigmatico, Zugzwang negli scacchi definisce una mossa
inevitabile: un giocatore è costretto a muovere anche se è consapevole che ciò
comporterà la perdita di un pezzo importante o addirittura lo scacco matto. Fine
della partita.
Per tutti arriva, prima o poi, quel momento in cui non si può più rimandare ed è
necessario compiere una scelta ed essere consapevoli che potrebbe condurre su una
strada fatale. Ma, volendo provare a considerare un altro punto di vista, è preferibile
accettare il rischio di perdere piuttosto che restare fermi nella sterile attesa di una
inevitabile fine dei giochi. Scegliere piuttosto che subire passivamente le scelte
altrui.
Zugzwang è un progetto nato intorno a queste riflessioni, alla rinnovata volontà di
esserci e di continuare a scegliere. Ancora una volta, testardamente.
Zugzwang è un sogno che coinvolge anime ed esperienze diverse e, proprio dalla
forza delle differenze, prende vita: qui ogni singolo attore riesce a conservare la sua
natura pur essendo parte di un tutto che è cresciuto, maturando e generando nuove
visioni; qui un regista tenace ha avuto il coraggio di spostare il limite sempre un po’
più in là.
Zugzwang è uno spettacolo che parla di Vita e porta in scena la Morte: in un teatro,
dove costantemente si rinnova la sfida alla sopravvivenza, dove i ruoli non sono mai
ben definiti e nessuno può essere solo il custode o solo la prima attrice, si va avanti
confrontandosi quotidianamente con la vita reale, quella forse banale fatta di conti
da pagare e giornali da sfogliare. Il tempo scorre così, consumandosi tra una notizia
di cronaca e un numero di magia. E ignorando l’infaticabile lavorio della morte che
è sempre presente nella sua invisibilità. Però è zugzwang, è il momento: obbligati a
muovere. Con la libertà di chi non ha più nulla da perdere.