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TGR ABRUZZO: SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

“Sogno di una notte di mezza estate”, è lo spettacolo finale del laboratorio di specializzazione attoriale diretto da Alessandro Preziosi e condotto da Nikolay Karpov e Andrea Baracco.
Venti giovani attori sono arrivati nella Città ancora dilaniata dal terribile sisma del 2009 da tutta Italia ed hanno vissuto per oltre trenta giorni, in immersione totale, il clima della seconda edizione del “festival” che si svolge in un centro storico quotidianamente assediato da impalcature e puntelli.
“Sogno di una notte di mezza estate” è una delle più popolari commedie scritte da William Shakespeare ed è lo spettacolo simbolo della magia del teatro.
La notte di mezza estate è una notte magica che reca in sé l’augurio di un risveglio gioioso e così nel copione incorniciati dall’atmosfera onirica, irreale che circonda proprio il calendimaggio, la celebrazione del risveglio della natura, tre mondi si incontrano, sovrappongono e contrappongono con un meccanismo di scatole cinesi: il mondo della realtà, il mondo della realtà teatrale e il mondo della fantasia.
L’intento del progetto del Teatro Stabile d’Abruzzo, diretto da Alessandro Preziosi, è rendere attraverso una messa in scena “popolare” il continuo intersecarsi di questi tre mondi diversi, ciascuno con il suo specifico stile e strettamente compenetrato al suo particolare linguaggio: quello delle fate che alterna canzoni al verso sciolto, quello degli amanti caratterizzato dalle liriche d’amore e quello degli artigiani, nel quale il prosaico linguaggio quotidiano è tentato solo dalla grottesca parodia del verso aulico.
Compito del cast di giovani attori, a L’Aquila dal 28 giugno fino al 28 luglio, sarà trasportarci in un universo parallelo ambientato nel centro storico dove si muovono i protagonisti, attori di uno sdoppiamento costante tra realtà e sogno dove ciò che accade non resta confinato nella confusione onirica, ma è destinato a cambiare il corso della vita reale per sempre.
Obiettivo principale del laboratorio è stato quello di misurare la contemporaneità e la concretezza della parola shakespeariana. E’ stata data priorità allo studio del personaggio e delle sue dinamiche, in relazione sia alle situazioni nelle quali si muove, sia nei rapporti e nei conflitti con gli altri personaggi del testo.
Ogni soggetto è stato analizzato anche attraverso il lavoro biomeccanico guidato da Nikolaj Karpov, maestro apprezzato in tutta Europa, capo del Dipartimento di Movimento Scenico del GITIS di Mosca, allievo di Tatiana Orlava e Nikolaj Annenkov
L’allestimento è nato da una vera e propria officina in cui si sono messi sotto osservazione i principi fondamentali della drammaturgia del grande scrittore inglese, al fine di rintracciare quali e quante possibilità di movimento e quindi di “invenzione” si hanno nel momento in cui si giunge ad avere un confronto diretto con un materiale così complesso ma mai compiaciuto, complicato o intellettualistico.
La direzione artistica è di Alessandro Preziosi che affronta con grande entusiasmo questa seconda edizione de “I Cantieri dell’Immaginario”, un progetto che si propone di animare il centro storico della Città distrutta con voci, suoni, luci e colori.
-Iniziamo questa nuova avventura ricchi del grande successo che ha avuto la scorsa estate l’allestimento del “Troilo e Cressida”, anch’esso risultato finale dei laboratori che si sono svolti nel centro di L’Aquila, – dice Alessandro Preziosi – e con la voglia di proseguire in questo cammino di valorizzazione culturale di luoghi e di anime. L’Aquila rappresenta per noi la voglia di riuscire, di vincere una scommessa di rinascita, rappresenta per noi un impegno culturale imprescindibile, qui le strade, i palazzi, le piazze si propongono naturalmente come scenario di imprese teatrali, qui gli artisti che coinvolgiamo si sentono a casa, qui i nostri drammaturghi dialogano con la storia, con l’arte e con il grande senso del tragico che pervade ogni quotidianità. Sono orgoglioso di essere riuscito ad ospitare ne “I Cantieri” Nikolay Karpov e Maria Shmaevich che impegnano la loro vita nell’insegnare agli attori come l’istinto può essere spinto verso l’intensità e la ricerca di verità. I nostri giovani artisti hanno un’occasione straordinaria per crescere e che questo avvenga a L’Aquila è impagabile.

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