STANDING OVATION PER ROMEO E GIULIETTA

Successo senza precedenti al Teatro Eliseo di Roma per la storia degli innamorati più famosi al mondo. La nuova produzione del TSA Teatro Stabile d’Abruzzo e Khora.Teatro Romeo e Giulietta, con la regia di Andrea Baracco, è interpretata da tre beniamini del grande pubblico: Lucia Lavia (già protagonista dal grande successo di Madame Bovary), Antonio Folletto ( protagonista su Rai1 nella fiction I Bastardi di Pizzofalcone e nella serie Gomorra) e un irresistibile Alessandro Preziosi nel ruolo di Mercuzio.
Un pubblico osannante con una standing ovation finale ha decretato ancora una volta la validità e la qualità di questo spettacolo, che vede inoltre in scena Gabriele Portoghese, Elisa Di Eusanio, Giacomo Vezzani, Mauro Conte, Laurence Mazzoni, Dario Iubatti, Woody Neri, Roberta Zanardo, Daniele Paoloni e Alessia Pellegrino.
«In Romeo e Giulietta -spiega Andrea Baracco- c’è una sorta di ossessione del tempo. La vicenda, infatti, si svolge in appena quattro giorni e a questa velocità non c’è spazio per alcuna correzione, non si inciampa, si cade, ci si rompe il collo, le ossa e si perde la vita. Giulietta passa in quattro giorni da bambina a donna matura, Romeo da ragazzo imbevuto di amor cortese a vendicatore, Mercuzio da vitalistico funambolo del linguaggio a cadavere. Cosa spinge Shakespeare ad accelerare così vorticosamente il tempo dell’azione? "Non c’è tempo" o meglio "il tempo è scaduto" sembrano sussurrarsi di continuo tra loro i personaggi, o almeno tutti quelli che possiedono ancora gambe per correre, gli altri invece, i genitori, il Principe, la Chiesa, rimangono seduti in luoghi ben protetti ad osservare, immobili. Un irriducibile antagonismo sociale avvicina Romeo e Giulietta più ad una tragedia borghese che ad una tragedia della vendetta o simili; i Capuleti e i Montecchi sono ricchi borghesi e Shakespeare pare denunciare soprattutto lo spirito mercantile e pragmatico del borghese, tutto teso a fare sfoggio della propria raggiunta posizione sociale, preoccupato solo del vantaggio economico della sua famiglia. Sia Romeo che Giulietta, più Giulietta che Romeo, mettono ferocemente in discussione quel patto col mondo, quella specie di abitudine ereditaria, di convenzione prolungata che i loro padri, o sarebbe meglio dire che la generazione precedente, ha stipulato e che non sembra aver proprio alcuna voglia di ritrattare.
Romeo e Giulietta è anche la tragedia di Mercuzio, essere ambiguo e pornografico, né maschio né femmina, che più di ogni altro sente l’innata inadeguatezza e allora folle, rincorre versi e costruisce mondi, finché pazzo di gelosia si lancia come Aiace su una lama ben affilata. Shakespeare elimina troppo presto Mercuzio, perché egli è un intruso, perché egli è un essere monologante, perché con lui tra i piedi non è possibile nessuna tragedia. Perché è lui ad essere la tragedia.»
ROMEO E GIULIETTA
Dal 14 febbraio al 5 marzo 2017 Martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00 | mercoledì e domenica ore 17.00
TeatroEliseo
Via Nazionale 183 – 00184 Roma
Biglietti: da 25 € a 40 €
Orario botteghino: da martedì a domenica 10.00 – 19.00
Info e prenotazioni: www.teatroeliseo.com – Tel. 06.83510216