OPERAZIONE QUERCIA – Mussolini a Campo Imperatore" di Pier Francesco Pingitore è prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo, dalla Fondazione Cantiere Abruzzo, in collaborazione dall’Associazione Culturale Attori Animati, vuole essere la ricostruzione psicologica delle ore drammatiche che precedettero la liberazione del Duce. I suoi timori, le sue angosce, i ricordi che affiorano in disordine dall’anima di un uomo in balìa degli eventi, che però ha tenuto in pugno per vent’anni un grande Paese. I timori del futuro, l’abiezione paventata di una pubblica gogna, le recriminazioni per gli errori commessi, le colpe, i pentimenti, le preoccupazioni per la sorte dei suoi cari, dell’amata Claretta.
E i colloqui con i suoi custodi, dai funzionari agli umili inservienti, che rappresentano in qualche modo un campione dello sterminato pubblico che fino a qualche mese prima lo acclamava, e che ora gli chiede conto di tutto.
Da qualche parte un grammofono a manovella, su cui girano a intervalli dischi a 78 giri, diffonde le musiche che hanno punteggiato la sua vita e quella degli italiani. E forse una coppia di fantasmi ogni tanto si vede danzare qua e là.
Poi il giorno spazza via gli spettri della lunga, travagliata notte. E arrivano non già gli Alleati, ma i Tedeschi. Ed è la liberazione. Ma non c’è esultanza nel prigioniero. Piuttosto rassegnazione a un destino ormai segnato.
La costruzione dello spettacolo si richiama al modello già sperimentato in "Quel Venticinque Luglio a Villa Torlonia" – messo in scena con successo dallo stesso autore, nell’estate del 2010 proprio a Villa Torlonia – e ne rappresenta, in qualche misura, un seguito ideale.
Il protagonista, ora come allora, è Luca Biagini, straordinario interprete, peraltro sorprendentemente somigliante a Mussolini, e con lui Mauro Mandolini, Marco Simeoli, Federico Perrotta, Barbara Lo Gaglio, Valentina Olla e Morgana Giovannetti. E una coppia di ballerini Bruno Centola e Raffaella Saturni.