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Pubblicato il 31 Gennaio 2017

L'ULTIMO VIAGGIO DEL CAPITANO

Va in scena presso il Teatro Cinema Pacifico di Sulmona, venerdì 3 febbraio, alle ore 11 e alle 21, la nuova produzione del Teatro Stabile d’ Abruzzo L’ULTIMO VIAGGIO DEL CAPITANO con Alessia Tabacco, Francesco Sportelli, Roberto Mascioletti Natascia Pietrangeli, Eleonora Cipolloni, Martina Di Genova, Santo Cicco, Laura Tiberi, canzoni e musiche di Francesco Sportelli, Ideazioni e regia Mario Fracassi

Lo spettacolo, costruito come un intreccio di storie e racconti, vuole essere l’occasione per riflettere insieme, teatranti, insegnanti e ragazzi, del destino di un’umanità sofferente e senza futuro che cerca speranza oltre frontiera affrontando un viaggio complesso e rischioso.
Il tema del viaggio (sulla carretta del mare che metaforicamente per noi è il teatro stesso), è il filo rosso che cuce e tiene insieme racconti antichi e moderni di tutte le migrazioni, è l’occasione per una riflessione poetica sugli enormi movimenti di popoli che attraversano i nostri anni, sulle ragioni del partire, di attraversare deserti e mari, sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé a qualsiasi latitudine.
La costruzione dell’intreccio di racconti e storie, centro e motore dello spettacolo, sarà l’impegno che avremo insieme ai ragazzi ai quali chiederemo di recitare brani biblici, racconti letterari, fatti di cronaca e immagini disperatamente attuali scritti e rielaborati da loro.
E’ una umanità nutrita dalla speranza di un futuro migliore, quella che il Capitano, uomo di mare senza tempo e senza età, trasporta oggi verso il sogno italiano ed europeo. Dunque, è una umanità, quella dei profughi, interpretata, questa volta, da un gruppo di attori, ma che sarà successivamente sostituita dai ragazzi delle scuole con cui lavoreremo, E i ragazzi nel ruolo di clandestini, nuovi migranti, riempiranno lo spettacolo di nuove storie scritte da loro, di sogni, di leggende, di riti propiziatori, di atti di coraggio, per solcare un mare dalla forza terribile, sospinti dal miraggio di un mondo nuovo, dove possa trovare spazio la realizzazione del sogno.

 

Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con il CVM, è costruito come una sorta di laboratorio aperto, un cantiere in fermento, dove attori e storie cambieranno di volta in volta e a raccontarle si alterneranno, nella stiva, attori professionisti, studenti, insegnanti, profughi… gente comune che, insieme a noi si impegnerà a trasformare la stiva della nave in uno squarcio di mondo di oggi.