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Pubblicato il 03 Luglio 2007

LUCIO DALLA A CASTELBASSO, EVENTO SPECIALE DEL TSA

13 luglio ore 21,00 inaugurazione
Lucio Dalla
DALLA O CELLINI?
La storia del più grande orafo fiorentino
raccontata in un’opera musicale
testi e musiche LUCIO DALLA
regia LUCIO DALLA
con estratti da “Vita” di Benvenuto Cellini
e “Il mostro” di Flavio Caroli
voce recitante MARCO ALEMANNO
arrangiamenti, direzione musicale e pianoforte BEPPE D’ONGHIA
e con NU ORK STRING QUINTET
primo violino ANTON BEROVSKI
secondo violino ALESSANDRO BONETTI
viola GIUSEPPE DONNICI
violoncello VINCENZO TARONI
contrabbasso FELICE DEL GAUDIO
chitarra BRUNO MARIANI
biglietto unico € 30,00

“Ho scelto di dedicare il mio spettacolo a Benvenuto Cellini perché è stato un personaggio straordinario, misconosciuto e molto moderno, che ha sconvolto i codici letterari, oltre che la scultura e l’estetica. Si potrebbero quasi definire un precursore del fenomeno punk”. Con queste parole Lucio Dalla spiega perché ha deciso di raccontare il celebre orafo fiorentino nella prestigiosa cornice di CASTELBASSO PROGETTO CULTURA nella SEZIONE TEATRO organizzata dal TEATRO STABILE d’ABRUZZO.
“Mi piace giocare con le commistioni – spiega Dalla – Cellini, oltre ad essere scultore e scrittore, era anche musicista, per cui non romperò con la sua tradizione sonora. Ho la pretesa di dire che conoscendo bene Cellini, il mio sarà uno spettacolo anche informativo, in cui racconterò episodi della vita di Benvenuto, senza alterarli, piuttosto musicandoli. Voglio illustrare tutte le circostanze che hanno fatto della vita di Cellini un romanzo straordinario e che ne fanno ancora oggi un artista moderno. Se dovessimo assimilarlo a qualche artista di oggi, a distanza di cinquecento anni, potremmo dire che sarebbe uno dei Sex Pistols. Se fosse stato un regista sarebbe stato Tarantino, con il suo essere borderline, sempre al limite. Il suo modo di vivere forsennato ed alcuni suoi atteggiamenti, come l’andare sempre vestito di pelle e stivaloni o il suo carattere ribelle, ne fanno un personaggio attualissimo, un punk dei nostri giorni. Il futuro è adesso. La storia è ciò che precede l’adesso e non si può ripetere. Ma si può stare a cavallo tra presente e futuro: come Cellini fuse il Perseo, io voglio fondere il mio pubblico pop insieme a quello che ha dimestichezza con le cose dell’arte, voglio avvicinare al grande tema della creatività chi non la frequenta”.
Con Dalla sul palcoscenico il NU ORK STRING QUINTET, Beppe D’Onghia al pianoforte , Bruno Mariani alla chitarra e l’attore Marco Alemanno.