LOVE & CRASH, LE TRAGEDIE DI SHAKESPEARE A L'AQUILA
TSA Comune di L’Aquila ATAM
STAGIONE TEATRALE AQUILANA
Venerdì 5 dicembre ore 21,00
Sabato 6 dicembre ore 16,30 e ore 21,00
Domenica 7 dicembre ore 16,30
Forte del gran successo di pubblico riscosso la scorsa settimana, dalla prima parte di Love & Crash, debutta nel Teatro Comunale di L’Aquila, per la Stagione Teatrale Aquilana, dal 5 al 7 dicembre, la seconda parte del nuovo allestimento del Teatro Stabile d’Abruzzo LOVE & CRASH, Otello, Macbeth, Riccardo III, un vero e proprio viaggio nelle tragedie di William Shakespeare elaborato da uno dei maggiori esperti del teatro shakespeariano Masolino D’Amico, con la regia di David Gallarello e con la Compagnia del Teatro Stabile d’Abruzzo .
LOVE&CRASH, amore e disastro, come binomio inscindibile là dove la manifestazione estrema della passione porta inevitabilmente con se il suo contrario: macerazione, logorio, furia, struggimento.
“Riccardo III – ci spiega Federico Fiorenza, direttore del TSA e ideatore del progetto- è il primo dei grandi personaggi a cui Shakespeare conferisce un’esperienza storica completa per poter portare a fine il suo tragico rendiconto con la realtà del mondo. E il rendiconto comincia con la scena che rappresentiamo: l’incontro con Lady Anna, una delle scene più grandi che Shakespeare abbia scritto.
Straordinario esempio di corruzione dialettica, di perversa abilità, di istrionismo, di rapporto tra vittima e carnefice, di viaggio nel tenebroso rapporto tra odio e desiderio. Ci sono tutte le notti della storia, tutte le violenze sull’anima e sul corpo degli uomini, tutte le prigioni dell’anima. Quando tutto è perduto non resta che il ricordo e bisogna distruggere anche quello. Bisogna uccidersi, oppure uccidere in sé l’ultimo resto di vergogna, sprofondare nell’elemento distruttore.Quando tutto è stato consumato, l’ordine morale infranto, ci sono solo una donna, un uomo e un mare di sangue versato.
Nel Macbeth agisce lo stesso Grande Meccanismo del Riccardo III, con più ferocia e senza veli. Psicologicamente è forse la tragedia più profonda di Shakespeare.
Nel Macbeth la storia è densa di sangue, non metaforico ma come qualcosa di materiale e di fisico, che cola dai corpi, si raggruma sui volti e sulle mani, sui pugnali e sulle spade. Un mondo dove non v’è distensione, un mondo senza amore né amiciza dove il desiderio esiste solo se avvelenato dal pensiero del delitto. Un mondo oscuro, di una coppia senza figli, o i cui figli sono morti, dove la sposa, Lady Macbeth è per ruolo e funzione l’uomo, l’istigatrice al delitto, quella che esige da Macbeth il compimento di delitti come prova di virilità, quasi come atto d’amore, di un amore senza eros. Una coppia di assassini in un mondo di allucinazioni, ermetico, senza uscite dove anche la natura è vista come un incubo, un deserto gelido dove la dignità umana ha perso ogni significato ed il concetto dell’uomo si è sbriciolato senza lasciare nulla se non il disprezzo ossessivo per tutto.
Infine, Otello, storia di matrimonio, tradimento, gelosia. Identità razziale incentrata filosoficamente sulla distinzione tra apparenza e realtà, sullla natura elusiva della verità. Il tema dell’inganno ricorre in tutta la tragedia. Il vero ed il falso si sfidano a duello per avere la meglio sulla scena, e sarà la forza bruta il fattore risolutivo dello scontro.Come nell’omonimo melodramma verdiano, in questo allestimento un mare in tempesta apre la tragedia a rappresentare lo scatenamento e la violenza delle passioni che travolgerà tutti i personaggi, vittime del “romanticismo” delle loro stesse passioni”.
TSA
I Protagonisti:
RICCARDO III
Riccardo : David Gallarello
Lady Anna: Federica Stefanelli
nipote di Riccardo: Felice Sciascera
Mago: Carmelo Alati
MACBETH
Macbeth: Luigi Pisani
Lady Macbeth: Antonia Renzella
Duncan: Alessio De Caprio
prima strega: Giulio Votta
seconda strega: Federica Stefanelli
terza strega: Sabrina Knaflitz
OTELLO
Otello: David Gallarello
Iago: Andrea Murchio
Desdemona: Sabrina Knaflitz
Emilia : Antonia Renzella
Cassio: Luigi Pisani