LENTA NON È LA LUMACA PER LA RASSEGNA "TEATRI PARALLELI"

Spettacolo ed impegno sociale con la produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con Terrateatro, LENTA NON È LA LUMACA, testo e regia Ottaviano Taddei, in scena lunedì 4 settembre, ore 21.15, ingresso libero, a Sant’Omero, (TE) nell’ambito della rassegna Teatri Paralleli, Festival delle differenze, XI edizione.
Lo spettacolo "Lenta non è la lumaca" prevede il coinvolgimento di Stefania Scartozzi, attrice diversamente abile che, in scena, affiancherà l’attrice Cristina Cartone.
Fin dalla sua nascita, gli operatori di Terrateatro hanno voluto occuparsi di teatro inteso come strumento di socializzazione e di affermazione delle proprie possibilità. Il lavoro proposto mette a frutto una lunga esperienza realizzata per oltre 15 anni all’interno del Centro Diurno della Val Vibrata, dove sono stati realizzati vari spettacoli con l’obiettivo fondamentale di inclusione sociale e si inserisce nel filone che riconosce il protagonismo di persone con svantaggio, le quali, proprio attraverso l’arte attoriale, possono superare limiti, affermarsi ed incontrare gli altri.
"Pensiamo che il teatro con attori portatori di handicap sia una nuova frontiera espressiva, che riesce a darci una precisa visione della contemporaneità-dice Ottaviano Taddei -Parliamo di un Teatro che faccia esprimere la soggettività, quindi non l’identità tra due elementi, ma l’ambiguità, il dubbio, la complessità. Attraverso l’evento teatrale, questo nuovo attore non ricerca la falsità delle cose, ma vive la vera vita, quella che si confonde con le strutture e le sovrastrutture, ma che pure esiste e aspetta di essere presa in considerazione.
Siamo di fronte ad un fenomeno teatrale, se così possiamo chiamarlo, che va ben al di là della semplice fruizione di piazza: vale a dire che gli spettacoli con attori disabili sono di alta qualità artistica, rigorosi, emozionanti, con tematiche contemporanee. Parlano, cioè, di temi moderni, vicini al nostro vissuto quotidiano e al vissuto interiore. A quella parte di noi, cioè, che elabora la quotidianità attraverso le emozioni e la propria, intima visione delle cose. Gli spettatori che possono usufruire di questa esperienza, hanno una grande fortuna: possono ancora, in quel frangente effimero che è lo spettacolo teatrale, pensare e sognare: niente di più banale? Forse il contrario, se l’approccio è quello di un bambino, nel momento dello "spettacolo speciale" ci sentiamo autorizzati ad essere emotivamente felici, anche quando prevale in noi ( e può capitare, è un pericolo incombente) un senso di pietà, seppur cristiana, verso chi sta peggio; ebbene, è lì che sentiamo aleggiare un "pieno" che ci riappacifica col mondo. Dobbiamo dire che questa magia la si possa vivere soltanto dove c’è autenticità, ed ecco ciò che accade: sul palcoscenico, tra quegli attori portatori di handicap psichici o fisici, c’è verità".
La rassegna è promossa dalla Cooperativa Sociale La Formica e dalla Pro-loco di Sant’Omero, in collaborazione con il Comune di Sant’Omero e la Compagnia Terrateatro, oltre al sostegno straordinario della Fondazione Tercas.