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L’ANATRA ALL’ARANCIA

mercoledì 20 dicembre ore 21,00 Turno A
giovedì 21 dicembre ore 17,30 Turno B
L’ANATRA ALL’ARANCIA
di William Douglas-Home
e Marc-Gilbert Sauvajon
scene Paolo Polli
costumi Silvia Bisconti
luci Iuraj Saleri
regia Luca Barbareschi
con Luca Barbareschi, Chiara Noschese, Gerardo Maffei, Margherita Laterza
e con la partecipazione di Ernesto Mahieux
una produzione Casanova Teatro, Fondazione Teatro della Toscana

"L’anatra all’arancia" è uno spettacolo "cult" del teatro leggero, un titolo emblematico di quella drammaturgia che suscita l’ilarità con classe e attraverso un uso sapiente e sottile della macchina teatrale. La commedia, scritta nei primi anni Settanta, è opera dello scozzese Williams Douglas Home, poi adattata dal celebre autore teatrale francese Marc Gilbert Sauvajon ed allo Stabile regionale è stata ospitata una sola volta, nel 1975 in un’edizione rimasta storica, diretta e interpretata da Alberto Lionello al cui fianco recitava Valeria Valeri. Celebre è anche la versione cinematografica che contava su Ugo Tognazzi e Monica Vitti nei panni della coppia protagonista e sulla regia di Luciano Salce. La pièce ritorna in una preziosa ed esilarante edizione, impreziosita da un cast di soli primi nomi: Luca Barbareschi – che firmerà anche la brillante regia – Chiara Noschese,  Gerardo Maffei, Margherita Laterza ed Ernesto Mahieux… Il loro talento cesellerà da un lato i caratteri e le psicologie dei personaggi che muovono l’ingranaggio della commedia, dall’altro daranno anima e vita ai dialoghi irresistibili, alle battute, alle tante sorprese, e tenderanno il ritmo e la vorticosa energia dello spettacolo con la precisione di una partitura musicale. 

Una partitura che non ha bisogno di forzature, ma della naturalezza e della professionalità di ottimi attori.
L’autore immagina che Gilbert e Lisa siano una coppia sposata da ormai 15 anni: il ménage mostra ormai la corda ma più che dal logorio della routine, è messo in crisi dalla personalità del marito, incline al tradimento, alle bugie, all’infantilismo. In una parola, un inaffidabile, da cui Lisa è ormai esasperata. Tanto che finisce per innamorarsi di un altro, che è in tutto l’opposto di Gilbert. La sua nobiltà, gentilezza e attendibilità lo rendono, ai suoi occhi di donna tormentata e nervosa, l’"uomo dei sogni" e Lisa intende rifarsi una vita con lui. Ma questo punge nel vivo Gilbert, che non lo può accettare e parte al contrattacco organizzando un week-end a quattro, in cui Lisa e l’amante staranno assieme a lui ed alla sua segretaria. Il tutto sotto gli occhi di una sempre più interdetta cameriera…
Sarà un finesettimana di adulterio o di gelosie? Di schermaglie amorose, forse? Lisa reagisce, naturalmente, alla presenza di una "rivale": ma in che direzione andrà? Il piano di Gilbert, che a tutti di primo acchito sembra davvero sgangherato, è se non altro ricco di imprevedibilità e di colpi di scena, che si susseguono fino all’ultimo istante. Una vicenda leggera e piacevole come un velo di seta, a cui il pubblico rimane incatenato: lo conquistano la simpatia dei personaggi, le soluzioni effervescenti e mai banali, i dialoghi gustosi e saporiti ma mai privi di eleganza, e, naturalmente, l’interpretazione degli attori che in simili gioielli della concezione comica trovano un banco di prova per nulla scontato.

 

 

 

 


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