LA VOCE DEI SILENZI

Il TEATRO STABILE d’ABRUZZO
presenta
TEATRO MARRUCINO
Comune di Chieti
CO.C.E.A ABRUZZO
Fondazione Antonio Russo
in collaborazione con
RAI Radio Televisione Italiana
Radio Radicale
Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti
“La guerra è questo:
divertirsi con le congiure del silenzio”
Antonio Russo
Compagnia di Prosa del Teatro Marrucino
LA VOCE DEI SILENZI
orazione civile per Antonio Russo cronista delle vite negate
Regia
Sabatino Ciocca
Con Alessio Tessitore
Scrittura scenica Sabatino Ciocca
Filmati originali Emilio Casalini
Videomontaggio Blufactory
Luci e audio The Best Service
Musiche G. Mahler
Direttore di scena Giovanni Luigi De Luca
Assistente alla regia Elisa Di Liberato
TEATRO COMUNALE DI L’AQUILA
Lunedì 21 aprile 2008, ore 11.00
Ingresso gratuito
Per informazioni TSA 0862 62946
La pièce
Onorare la memoria di Antonio Russo, giornalista originario di Chieti assassinato nell’ottobre del 2000 per le sue coraggiose denunce sui crimini perpetrati nella guerra Russo-Cecena, è divulgare e rendere vive le sue idee, le sue lotte, la sua coerenza fino alla morte. Scritta in occasione della prima edizione nazionale del Premio Antonio Russo. Giornalismo e reportage di guerra voluto dalla sua famiglia costituendo la Fondazione Russo, la pièce si nutre di questa esigenza e della necessità di farlo conoscere a chi ne ha sentito parlare soltanto come una delle tante vittime dell’ingiustizia delle guerre, come una delle tante morti oscure, di farne valere la generosità dell’uomo e il rigore del cronista, di voce dei silenzi.
La scrittura scelta per questa narrazione-orazione, nata da una frequentazione dolorosamente intensa e profondamente rivelatrice con sua madre Beatrice, si fa intima e lirica, procedendo a strappi, senza un ordine temporale ma per concatenazione di pensieri, di riflessioni, di circostanze storiche, di denunce che trasudano dalle vicende umane e professionali di Antonio e che si fanno testimonianza universale dei valori calpestati dell’umanità.
Le riflessioni espresse ad alta voce dall’attore-cronista si compenetrano con le idee dello stesso Antonio Russo (sulla tragicità e le responsabilità delle guerre, sull’opportunismo di certa informazione, sul pacifismo di facciata) ripreso in video, durante la sua permanenza a Pristina e poi in Cecenia, dall’amico free lance Emilio Casalini e riproposte su grande schermo a tener deste la sua memoria, le sue denuncie, le immagini di tutte le guerra dimenticate.
Antonio Russo
Nato a Chieti nel 1960, Antonio Russo vive gran parte della sua esistenza a Roma dove compie il percorso umano e lavorativo circondato dall’affetto di sua madre Beatrice e di sua zia Laura. Dopo il liceo scientifico e una breve esperienza all’università di Medicina e Veterinaria, si dedica completamente agli studi filosofici curando la pubblicazione e la redazione di Filosofema.
Sul finire degli anni ’80 si appassiona al giornalismo. Cominciano le collaborazioni con Radio Radicale, realtà che sente come la più rispondente alle sue inquietudini esistenziali di uomo libero da compromessi. I suoi primi reportage lo vedono free lance impegnato in Siberia, Bosnia e Algeria.
A Pristina in Kossovo è l’unico corrispondente di guerra occidentale a rimanere sotto i bombardamenti delle incursioni aeree, trovando scampo, in seguito, nascosto tra rifugiati diretti in Macedonia.
Tra i numerosi riconoscimenti raccolti per la sua dedizione totale al servizio dell’informazione libera, il Premio Barbato lo rende particolarmente fiero. Amico di tutte le razze ed etnie è sempre lì dove vengono calpestati i diritti umani, incurante degli attacchi di certi pacifisti di maniera.
Nel conflitto russo-ceceno Antonio è tra i monti del Caucaso a denunciare, documentati e filmati, i crimini di una guerra da lui definita un ecogenocidio. E’ lunedì 16 ottobre 2000 quando viene rinvenuto,cadavere, in una strada sterrata, trenta miglia a nord-est di Tibilisi capitale della Georgia. Ancora oggi “oscuri” sono movente e mandanti del suo assassinio.
foto di Marianna D’Aulerio stage corso Alta Formazione Direzione di Scenografia SMILE Regione Abruzzo