"L’isola (dove la storia si svolge) diventa un luogo privato – ci racconta Antonio Latella – un luogo dei ricordi, un luogo della memoria; che racchiude in uno scrigno, in un cofanetto incantato, o in un "libro-diario" tutti i segreti, le magie, le sofferenze, gli attimi d’arte, e le lunghe ore di artigianato, accumulate in questo lungo girovagare attorno al globo – al palcoscenico; un luogo intimo dove lei gioca ad essere regista del suo teatro, a sussurrarsi e a sussurrarci una favola; si inventa un costume – il suo costume – e gioca ad indossare i panni di Prospero; mette a servizio la sua umile arte (affinata negli anni) per rendere credibile la sua invenzione e dare così forma-voce e anima al mago dei maghi; al grande burattinaio – al solo artista e regista dell’anima e della mente… alla penna di Shakespeare, e alla sua bacchetta magica.
Recitare, in quasi tutte le lingue, si dice giocare e credo che per questa "Tempesta" sia il verbo più coerente… tutto viene portato alla vita attraverso il gioco.
Il nostro Prospero ha voglia di ripercorrere il passato, recuperare i momenti perduti, ripercorrere gli errori, dare uno scacco alle ingiustizie ricevute, dare pace all’anima in eterna lotta tra il bianco e il nero, tra la leggera fantasia e il talentoso caos, tra Ariele e Calibano…
Prima di tornare a sorridere nella sala dei palazzi Milanesi, dove prevalgono la formalità e l’ostentata ricchezza; la nostra attrice Prospero, vuole farci partecipi del suo silenzio, del suo privato, del suo sogno, del suo piccolo-grande teatro."
Nei panni maschili di Prospero vedremo Annamaria Guarnieri, attrice prestigiosa delle nostre scene, che ha realmente segnato la storia del teatro italiano.
TSA