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Pubblicato il 04 Agosto 2016

LA NUOVA PRODUZIONE DEL TSA AQUARUM A MORINO PER AMBIENT'ARTI

Va in scena il 5 e 6 agosto, ore 21, presso il piazzale Morino Vecchio, nell’ambito del Festival AMBIENT’ARTI , organizzato dal Comune di Morino Riserva Zompo lo schioppo, la nuova coproduzione del Teatro Stabile d’Abruzzo con Lanciavicchio AQUARUM miti e leggende del Lago Fucino di Stefania Evandro, con Stefania Evandro, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio, Daniele De Blasis, voce del lago Alberto Cantucci, musiche originali scritte da Giuseppe Morgante, statua semovente realizzata da Massimo Piunti, collaborazione artistica Antonio Silvani, regia Stefania Evandro

Un viaggio nel sonno della memoria alla ricerca di una terra antica quanto il cuore dell’uomo i miti d’origine, le mostruosità di un tempo che nascondono sempre una vena molle, personaggi riscavati da un passato sepolto sotto cumuli di modernità. Antiche favole, vecchie paure, eterne dolcezze di guerrieri in viaggio verso il ricordo di sé.
AQUARUM nasce da uno studio bibliografico sui miti e le leggende che hanno abitato per secoli
l’Abruzzo antico. Lo spettacolo racconta al pubblico dei più giovani, di alcuni personaggi della fantasia e della storia, di credenze e riti ancestrali tramandati per generazioni, di battaglie per la conquista dei territori, degli dei e degli eroi, personificazioni di emozioni e timori delle popolazioni
dell’Abruzzo Italico.
Tutti questi elementi sono descritti all’interno di una narrazione guidata da un Piccolo Uomo: il
racconto è la ricostruzione di un viaggio nella memoria di una terra, l’iniziazione di un Piccolo
uomo verso la riscoperta delle proprie, dimenticate radici. Un cammino guidato dal toro sacro, animale totemico simbolo del dio Marte, protettore di alcune antiche popolazioni italiche. Un percorso di iniziazione e crescita del personaggio, attraverso la via dell’acqua, la strada della memoria e della ricerca delle proprie dimenticate origini.
Nel percorso di ricerca della propria origine, Piccolo Uomo incontrerà personaggi storici o
dell’antica mitologia italica: i Guerrieri Marsi, mitici combattenti protagonisti delle guerre
contro i Romani; i Ciarmatari, personaggi che dietro un modesto compenso affermavano di
poter garantire l’immunizzazione al morso dei serpenti; le Maiellane, donne montanare
abruzzesi dei tempi di Saturno gigantesche e guerriere, infaticabili lavoratrici mogli dei Paladini,
giganteschi pastori antichi costruttori della primitive città e delle loro mura ciclopiche; la deamaga
Angizia (sorella di Medea e di Circe), che aveva scelto come sua dimora le sponde del lago
Fucino e con il canto riusciva a dominare i serpenti e comandarli secondo la sua volontà; Marsia
e la storia dell’antichissima città di Archippe, che venne cancellata completamente dalle acque
del lago Fucino per la punizione di un dio.
La via dell’acqua lega ed annoda miti, leggende e personaggi della più antica storia delle
popolazioni italiche e conduce, infine, alla fonte del tutto: la scoperta delle proprie dimenticate
radici. Dalle acque emergono ancora storie, miti, leggende, frammenti di una memoria
collettiva, che rischiano di scomparire. Per chi non sarà in grado di ascoltare.