Home / NEWS / LA CANTATA DEI PASTORI A RAPINO
Pubblicato il 07 Dicembre 2016

LA CANTATA DEI PASTORI A RAPINO

Va in scena a Rapino, Teatro Sant’Agostino, il 9 dicembre alle ore 21,00 la nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con il Teatro del Sangro, La cantata dei Pastori da Andrea Perrucci, libero adattamento dall’opera di Andrea Perrucci di Stefano Angelucci Marino, canti a cura di Filippo Sica, regia Stefano Angelucci Marino, con Rossella Gesini, Tommaso Bernabeo, Carmine Marino e Stefano Angelucci Marino, nell’ambito del progetto Sistema Cultura Abruzzo del TSA.
Non c’è Natale nel meridione d’Italia senza La Cantata dei Pastori. La Cantata dei Pastori ha  un titolo lunghissimo e barocco, ma è universalmente nota con l’abbreviazione d’uso. Fu scritta alla fine del Seicento (1698) da Andrea Perrucci e da allora, da più di tre secoli, è continuamente rappresentata, rimaneggiata, riscritta. Si potrebbe dire che la tradizione della‘Cantata’ è la tradizione delle ‘Cantate’ perché poi, nel tempo, ogni compagnia di quartiere, di paese, di parrocchia, ha elaborato una sua ‘lezione’ e dato inizio a una propria tradizione interpretativa. 

Ultimo e più illustre di tutti è Peppe Barra, che aveva già interpretato l’opera
a fianco della madre Concetta, nel ruolo di un irresistibile Sarchiapone, dopo essere stata
l’Angelo nella celebre versione di Roberto De Simone alla fine degli anni Settanta.
La Cantata dei Pastori è la storia delle traversie di Giuseppe e Maria per giungere al
censimento di Betlemme. Nel difficile viaggio vengono accompagnati da due figure popolari,
Razzullo, scrivano napoletano assoldato per il censimento, e Sarchiapone, ‘barbiere pazzo e
omicida’, maschera ispirata quasi direttamente dalla tradizione popolare dei Pulcinella e
antesignano di Felice Sciosciammocca. Sarchiapone è la dimostrazione delle varie
sovrapposizioni e aggiunte delle tradizioni delle Cantate. Il personaggio di Sarchiapone non
esisteva infatti nella versione originale di Perrucci, fu introdotto per rendere meno paludata
la rappresentazione, per adattarla al gusto del pubblico e via, via, si è andato ritagliando un
ruolo sempre più importante.
Oggi il TSA con Stefano Angelucci Marino del Teatro del Sangro, compagnia abruzzese che lavora
artisticamente e progettualmente sul territorio, vuole portare ancora una volta in scena tradizione e
innovazione. La tradizione è quella del Natale che si esplica attraverso il carico emozionale
delle voci melodiose dei protagonisti che invocano la Benedizione di Dio per salvarsi dalle
insidie di fumanti diavoli decisi ad impedire la nascita del Redentore. L’innovazione è legata,
invece, al particolare tipo di spettacolo teatrale che intendiamo proporre. Una compagnia di
comici dell’arte d’Abruzzo, specializzata nel gioco combinato di maschere, burattini e teatro
d’attore, racconta e mette in scena La Cantata dei Pastori facendola propria. Il gioco sarà di
teatro nel teatro (attori che costruiscono la serata…) con una linea registica tutta improntata
al recupero del popolare d’arte abruzzese-napoletano, ossia il popolare d’arte che
culturalmente e storicamente caratterizza l’Abruzzo. Anche in questa avventura si tratterà di
far venire fuori l’identità profonda (e complessa) delle genti che vivono ai margini dei grandi
centri metropolitani. Bisognerà far emergere la vitalità, la poesia e la diversità di un approccio
altro. Tecnicamente riscriveremo in abruzzese le figure di Razzullo e Sarchiaponee
lavoreremo sulle musiche e i canti (versione De Simone) per una edizione fortemente
popolare. Biglietto euro 7,00