Giovedì 29 marzo ore 21,00 turno A
Venerdì 30 marzo ore 21,00 turno B
Sabato 31 marzo ore 16,30 turno C
Domenica 1 aprile ore 16,30 turno D
TEATRO STABILE DI CALABRIA – TEATRO FRANCO PARENTI
IO, L’EREDE
di Eduardo De Filippo
regia Andrée Ruth Shammah
con Geppy Gleijeses e Leopoldo Mastelloni
e con Umberto Bellissimo, Margherita Di Rauso, Gabriella Franchini
e Antonio Ferrante, Ferruccio Ferrante, Valentina Tonelli
con la partecipazione di Marianella Bargilli
scene e costumi Gian Maurizio Fercioni
musiche Michele Tadini
luci Marcello Jazzetti
La commedia, ispirata a un “fatterello” autobiografico, scritta da Eduardo in napoletano nel 1942 e riscritta “in lingua” nel 1968, si apre sulla commemorazione funebre di Prospero Ribera. I Selciano, tra loro il capofamiglia, l’avvocato Amedeo, sono riuniti per ricordare il caro estinto: per ben trentasette anni, infatti, il Ribera, grazie alla generosità del vecchio Selciano, ha vissuto come ospite fisso della famiglia, da sempre impegnata in opere di beneficenza. Improvvisamente bussa alla porta il figlio di Prospero, Ludovico, il quale reclama per sé il posto del padre. Nonostante un certo sconcerto e imbarazzo, nessuno dei Selciano riesce a contrapporre validi argomenti alle motivazioni addotte con forza da Ludovico. Dal paradosso iniziale si passa così alla vita quotidiana, che non manca di riservare sorprese al povero ospite: sarà veramente solo il buon cuore ad aver spinto la famiglia Selciano ad accogliere il padre in casa propria? Nella sua lettura Andrée Ruth Shammah sviluppa la vicenda accentuando i lati comici di un esplosivo (rischioso) divertimento. La regista mette in moto un meccanismo di fatti e personaggi di aspra buffoneria, portando in primo piano la figura di Ludovico Ribera che, con la coerenza del suo comportamento, smaschera il “buonismo” ipocrita di cui i Selciano sono emblema. L’allestimento, nelle intenzioni della regista, supera inoltre un “certo eduardismo” per interpretare l’autore napoletano come un vero e proprio classico novecentesco.