Il Teatro Stabile d’Abruzzo tra i protagonisti del 18° Festival teatrale di Resistenza in programma dal 7 al 25 luglio a Casa Cervi a Gattatico, Reggio Emilia. Al TSA l’onore della serata di apertura, che coincide con l’anniversario dell’uccisione dei martiri di Reggio, alle 21.30, con FONTAMARA dal romanzo di Ignazio Silone, in collaborazione con il Lanciavicchio, il Premio Silone e Comune di Pescina, adattamento e drammaturgia di Francesco Niccolini, con Angie Cabrera, Stefania Evandro, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio, Giacomo Vallozza, costumi e scenografie Chiara Curci/Scenotecnica Lanciavicchio, musiche originali M° Giuseppe Morgante, regia Antonio Silvagni.
Fontamara – uno dei romanzi italiani più tradotti al mondo – è certamente il romanzo che più di ogni altro è stato capace di raccontare la storia e l’anima della Marsica e forse dell’Italia intera in un determinato periodo storico.
Il TSA affronta l’autore e il romanzo con il rispetto che si ha per i padri, quelli che hanno lottato per consegnare a noi la libertà di fare e di parlare; e proprio perché ‘fare, parlare e ragionare’ è un diritto acquisito grazie a questi padri, per noi contemporanei diventa anche un dovere, quindi consapevolezza, e obbligo morale.
Raccontare di nuovo la storia dei ‘cafoni’ attraverso la collaborazione e uno sguardo esterno di uno dei più importanti drammaturghi italiani contempranei, Francesco Niccolini, al quale è affidata l’adattamento teatrale del romanzo e la drammaturgia dello spettacolo.
Il teatro di narrazione – che è una delle prerogative del lavoro di Niccolini sarà coniugato al plurale delle voci dei fontamaresi: sarà proprio la narrazione la tecnica teatrale adottata per raccontare una storia di ingiustizie ataviche, di una terra ferita, di donne e uomini maltrattatati e umiliati, di un passato lontano che racconta ancora molto del nostro presente.