Home / NEWS / IL TEATRO PERSIANI DI RECANATI RIAPRE CON L’EDIPO RE DEL TSA
Pubblicato il 19 Aprile 2004

IL TEATRO PERSIANI DI RECANATI RIAPRE CON L’EDIPO RE DEL TSA

Dopo una pausa di oltre venti anni il Teatro Persiani di Recanati riapre e tra i primi grandi eventi ospita venerdì 23 aprile, alle ore 21.00, EDIPO RE, la nuova produzione del TEATRO STABILE d’ABRUZZO con la regia del direttore dell’Ente Franco Ricordi che ne è anche il protagonista.
Punto di partenza per la messainscena è la riflessione del grande psicoanalista James Hillman, la patria di Edipo non è Tebe e nemmeno Corinto, è invece il Citerone, l’impervia ed aspra montagna che è stata madre e nutrice del piccolo abbandonato dai genitori. Questa visione "paesaggistica" di Sofocle è più volte citata dal coro e dallo stesso Edipo che invocano la fatale montagna. Ed è proprio alla montagna che Ricordi guarda per la sua prima produzione con il Teatro Stabile d’Abruzzo, quella stessa realtà ambientale e paesaggistica che circonda L’Aquila, sede dello Stabile, in un forte parallelo fra la grecità montuosa di EDIPO RE e la cultura etno-antropologica dell’Abruzzo e del centro sud italiano tanto caro a Croce e De Martino.
– Edipo è in tal senso il "Re Pastore" – scrive Franco Ricordi in una sua nota – che diventa il vero e proprio "capro espiatorio" della tragedia antica: tragedia, ovvero letteralmente, canto del capro, quindi Edipo come tragedia per eccellenza, tragedia come agonia lenta ma inesorabile del re-capro-sciamano che si autocondanna al peggior destino pur di salvare nuovamente le sorti della città-.
Grecità e magia, rito catartico e mitologia centro-italiana si incontrano in questa nuova visione di EDIPO RE che, dall’Abruzzo all’Ellade, si coniuga con le letture romantiche ed esistenziali che il grande testo ha conseguito nell’Ottocento e nel Novecento.
Gli interpreti dello spettacolo sono Patrizia Zappa Mulas che ha impostato una dolente ma decisa Giocasta; Franco Alpestre, attore di grande esperienza, nelle vesti dell’indovino Tiresia; Paolo Lorimer nel ruolo di Creonte; Graziano Piazza nel ruolo del Messaggero, Tiziana Bagatella come corifeo, Claudio Marchione, sempre del nucleo storico del TSA, è il sacerdote, Bruno Boschi il pastore e quattro giovani promesse per il coro: Daniela Ciarrocchi, Pietro Becattini, Andrea Fugaro e Carmen Manzo.