Un ponte crolla improvvisamente in Perù alla metà del secolo XVIII facendo perire cinque viaggiatori.
Nasce nella coscienza di una religiosa una domanda: “Il Signore punisce così i malvagi oppure in tal modo chiama a sé gli innocenti?”
Ci vengono presentati una vecchia marchesa egoista e ubriacona e la sua giovanissima damigella di compagnia, un giovanotto ombroso e fiero in procinto di imbarcarsi, un vecchio artista di teatro strenuo sostenitore della commedia antica e il suo pupillo ancor desideroso di istruirsi.
Intorno alle biografie degli scomparsi si muove un caleidoscopio di personaggi emblematici che fanno rivivere un’intera società.
Conosciamo così il viceré annoiato e gottoso, l’arcivescovo pigro e gaudente, un capitano che ha solcato mille mari, un giovane scrivano vittima di un amore infelice, ma soprattutto la Pirichole, attrice consumata e donna ambiziosa e Madre Pilar che nelle opere di misericordia vede l’unico scopo e il solo significato di questa vita terrena.
L’azione si muove nei raffinati ambienti evocati dalle scene di Luzzati; i costumi sono di Santuzza Calì, le musiche di Jacqueline Perrotin.