Il brutto anatroccolo a Pescasseroli

Prosegue con successo “Alice nel paese del teatro”, la Vetrina di spettacoli e laboratori teatrali realizzata dal Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con il Comune di Pescasseroli e la Pro Loco di Pescasseroli.
Giovedì 10 agosto, alle ore 18.30, in Piazza Duca degli Abruzzi, andrà in scena IL BRUTTO BRUTTO ANATROCCOLO da Hans Cristian Andersen e dal mondo in cui viviamo, teatro d’attore, pupazzi e figure animati, festosa interazione con il pubblico, testo e regia di Marco Renzi, con Mirco Abruzzetti, Simona Ripari, Pupazzi Lucrezia Tritone, musiche originali Giuseppe Franchellucci, Marco Pierini
Sono trascorsi esattamente trent’anni da quando nella “Fattoria del Sole Nascente”, situata nel ridente e tranquillo paese di “Poggiocalmo”, avvenne quell’eccezionale covata che vide la schiusa di ben sette uova. L’evento, più unico che raro, fu seguito in diretta televisiva da milioni di spettatori, che incollati davanti al pic colo schermo, seguirono, giorno dopo giorno, la più grande nascita che si fosse mai verificata nel paese. “Poggiocalmo” balzò agli onori delle cronache e migliaia di persone si recarono alla Fattoria per congratularsi con Mamma Anatra Fernanda. La successiva schiusa raffreddò gli entusiasmi, e il settimo nato, tutto nero, fu sottoposto alla prova dello stagno, poiché ritenuto un tacchino e non un anatroccolo come i suoi fratelli. La prova fu superata, ma nonostante questo, la vita per lui fu subito in salita, tutti lo prendevano in giro, lo evitavano, lo beccavano, costringendolo infine ad andarsene. Da quel giorno sono trascorsi trent’anni, la televisione ricorda l’evento chiedendosi dove fosse finito quel piccolo esserino scappato in un mondo che non aveva mai visto, nè conosciuto. Quel piccoletto è diventato grande, ce l’ha fatta a sopravvivere e con la forza di volontà è arrivato ad essere un valente Capitano di Marina. Nel suo splendido vestito bianco oggi sembra quasi un cigno, pattuglia il Mediterraneo cercando di salvare altri brutti anatroccoli scappati da Fattorie dove la vita è diventata impossibile.
Lo spettacolo, giocato tra attori, pupazzi e coinvolgimento diretto del pubblico, reinventa questa nota fiaba danese la cui metafora appare più attuale che mai, riscrivendola completamente, al punto di crearne una nuova. Un racconto dove è possibile divertirsi, identificarsi e partecipare, per vivere insieme una bella e significativa storia, perché di questo crediamo ci sia tanto bisogno.
Per ulteriori Informazioni e prenotazioni: 339.321.25.76