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Pubblicato il 16 Agosto 2010

EROS E THANATOS PER SLOW ART

Un venerdì sera diverso da tutti gli altri quello proposto da Anouska Brodacz e dall’imprenditore Roberto Fascina con la collaborazione della Provincia di Pescara e del Teatro Stabile d’Abruzzo: aperitivo con "Slow Art", temi filosofici portati con linguaggi accattivanti in mezzo al pubblico ed in mezzo alla città.
Venerdì 20 agosto alle ore 20,00 nel giardino di Victor Shoes, in via Piave 66 a Pescara, la serata sarà dedicata al tema "Eros e Thanatos" con le suggestioni legate alle splendide immagini del film "Ascensore per il patibolo" di Louis Malle, film icona della "Nouvelle Vague" dalla trama tanto semplice quanto inaspettata: Florence (Jeanne Moreau) e Julien (Maurice Ronet) sono amanti e decidono di sbarazzarsi del marito di lei, Simon, uomo ricco che dedica le sue attenzioni esclusivamente agli affari. I due architettano un piano che sembra perfetto, disponendo ogni dettaglio in modo che la polizia pensi ad un suicidio. Ma quando Julien tenta di lasciare l’edificio in cui ha compiuto il delitto, rimane chiuso nell’ascensore…
La tensione noir sarà restituita da Stefania Gerini che leggerà testi che vanno da Platone a Nietzsche, da Schopenauer a Freud, da Roland Barthes a Umberto Galimberti, accompagnata dal gruppo Jazz "Omaggio a Miles Davis" (autore delle musiche del film) e dalle performance dei danzatori Silvia Di Rienzo e Claudio Ioanna.
Insieme il teatro, la danza, la musica, il video costruiranno una atmosfera insolita che farà vivere agli spettatori una esperienza culturale di grande forza evocativa.
"Slow Art" è al suo secondo anno di svolgimento ed è un progetto nuovo, inserito nel contesto di "Progetto Abruzzo" del TSA che fa da incubatore a quanto di più interessante avviene nel territorio regionale. E’un invito agli spettatori (nel vero senso della parola in quanto l’ingresso agli eventi è libero) a riflettere sul pensiero contemporaneo riscoprendone le radici antiche, è un progetto che ben sintetizza le incredibili possibilità che nascono dal connubio del mondo imprenditoriale con quello culturale, gli spazi si contaminano, i luoghi si animano, i suoni si mescolano e si armonizzano e le voci degli artisti diventano la voce della Città.