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Pubblicato il 09 Luglio 2013

DIARIO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE 5. PUCK E IL FIORE D’AMORE

Tralasciando, per il momento, la cornice iniziale e finale del “Sogno di una notte di mezz’estate”, cioè il mondo reale della corte ducale di Atene, passiamo ad analizzare gli eventi che coinvolgono i giovani innamorati Elena, Ermia, Demetrio e Lisandro e cerchiamo di capire cosa è successo nel bosco fatato. O meglio, “chi” li ha sviati!

Dunque: nella situazione iniziale c’era Elena che amava Demetrio, il quale a sua volta era innamorato di Ermia che amava (riamata) Lisandro.

Siamo poi arrivati ad una situazione “a cerchio” nella quale Ermia ama Lisandro che ama Elena che ama Demetrio (che ama Ermia).

Ci vorrà un po’ per ristabilire l’ordine.

Cerchiamo di capire com’è potuto accadere il cambiamento.

Diciamo subito che ci sono di mezzo Puck, il folletto di Oberon, re delle fate, e la << forza del fiore d’amore>>.

Cos’è il fiore d’amore?

Ve lo faccio spiegare da Daniele Paoloni e Luca Di Gennaro, gli allievi-attori che, davanti a Nikolaj Karpov, si sono cimentati in una prova della ricostruzione della scena (Atto II, scena 1), tanto graziosa quanto bucolica e comica in cui Oberon istruisce il folletto.

Allora: immaginate un re delle fate giovane e allegro, che strimpella divertito il suo guitalele e un folletto saltellante che non si ferma mai.

Conoscete tutti il guitalele, vero? Be’, per chi ancora no lo conoscesse, sappiate che si tratta di un incrocio tra una chitarra e un ukulele. Praticamente una chitarra in miniatura. Strumento rinascimentale e romantico il primo, hawaiano il secondo: potete quindi immaginare le melodie bucoliche che vengono fuori da un guitalele!

Insomma, Daniele Paoloni – Oberon era lì che faceva ruotare il suo strumento tra le mani, suonandolo e percuotendolo ritmicamente e Luca Di Gennario – Puck saltellava da una parte all’altra suonando delle percussioni improvvisate (ma neanche più di tanto, dato che le aveva create, utilizzando delle bottigliette di plastica, in maniera così accurata da produrre un effetto realistico e comicissimo). Un concerto davvero divertente e gioioso.

I fatti del racconto sono andati così: Puck era stato incaricato dal suo capo di trovare quel particolarissimo fiore necessario per preparare un succo con cui bagnare gli occhi di Titania, la regina delle fate, in guerra con Oberon (per via di un paggio di cui entrambi reclamavano il possesso), in modo tale da renderla preda di odiose fantasie.

Daniele De Gennario – Oberon e Luca De Gennario – Puck hanno realizzato la scena della preparazione di questa sensazionale pozione davanti ai nostri occhi!

Secondo gli ordini di Oberon che, casualmente, ha assistito alle dichiarazioni d’amore di Elena a Demetrio, Puck, lì nel bosco, avrebbe dovuto bagnare gli occhi del giovane ateniese il quale svegliandosi si sarebbe dovuto innamorare della giovane dama che lo amava non ricambiata.

Puck obbedisce agli ordini, ma, sempre casualmente, si trova davanti Lisandro ed Ermia follemente innamorati l’uno dell’altra e che si addormentano lì vicino a lui. Bagna gli occhi di Lisandro, poi va via. Subito dopo, arrivano anche Elena e Demetrio che si addormentano vicino ai due innamorati. Lisandro, al suo risveglio, la prima donna che vede davanti a se è Elena… e quindi il dramma si è consumato: il ragazzo si innamora di lei, e, benché ella fugga, lui la segue.

Frattanto, Demetrio corteggia Ermia che lo rifugge (Egeo, come ci viene detto all’inizio della pièce, voleva che sua figlia Ermia sposasse proprio Demetrio!).

Alla fine, Oberon ristabilisce l’ordine spremendo negli occhi di Demetrio (addormentato) il fiore d’amore, mentre Puck porta lì Elena di modo tale che il ragazzo la veda al suo risveglio e si innamori di lei.

Poi Oberon ordina a Puck di pensare agli altri innamorati. E questi lo fa… ma lo fa a modo suo. E non potete immaginare come!  Ma questo (e quali dei nostri allievi-attori hanno provato la scena) ve lo racconto un’altra volta!

 

 

ANNALISA CIUFFETELLI