DIARIO DI UNA NOTTE DI MEZZ'ESTATE 4. MISCELLANEA: DIECI GIORNI DI PROVE DI UN "SOGNO"

DIARIO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE 4. MISCELLANEA: DIECI GIORNI DI PROVE DI UN "SOGNO"
La porta si apre. Una mano scosta la tenda blu. Dei piedi entrano sicuri, seguiti da qualcun altro.
Le morbide poltrone rosse del Teatro dell’Accademia di Belle Arti si riempiono di borse e maglie.
Qualcuno sale sul palco. Qualcun altro va in camerino e si cambia d’abito.
Il teatro si anima di giovani uomini e donne che automaticamente si dividono a gruppi di due o tre e provano la loro parte.
La mattinata scorre intensa. Saltelli e rotazioni si susseguono tra esercizi alla ricerca dell’equilibrio, stretching e studi sula velocità. Il movimento la fa da padrone. Parte la musica. Seguire il ritmo. Maria Schmaevich ci osserva attenta.
Le bottigliette d’acqua sono a portata di mano.
Silvia, la costumista, e Laura si siedono in platea: vogliono vedere quali sono i movimenti che facciamo.
Qualcuno è venuto dal TSA e ci osserva dalla platea, mentre scambia delle chiacchiere con qualcun altro.
Ognuno prova la sua creazione. Chi è il prossimo?
La pausa pranzo s’avvicina.
C’è chi va via e chi tira fuori il panino. Spuntano anche le vaschette piene di cibo che qualcuno si è preparato prima di venire.
Si pranza, ma si da anche un ultimo sguardo al copione.
Fine pausa. Si ricomincia.
Alcuni allievi vanno con Andrea Baracco, in una stanza all’ultimo piano dell’Accademia di Belle Arti, per fare le prove; quelli che restano provano altre scene in teatro con Nikolaj Karpov.
Fuori, un accenno di pioggia. Ma passa subito.
Daniele Muratore, uno degli assistenti di Baracco, aiuta gli attori a ripassare le battute.
Vicino all’entrata, Ersilia Lombardo, l’altra assistente di Baracco, segue Luca D.G. e Giulia P. mentre creano il personaggio di Puck. Mario li aiuta.
Marta, la scenografa, passa davanti la platea ed esce.
Pausa.
Qualcuno esce fuori a fumare una sigaretta. Si scambiano quattro chiacchiere. Due ragazzi si siedono sul muretto.
Il tempo scorre e si torna dentro.
Degli ospiti sono venuti a vedere come lavoriamo. Fra essi, la fidanzata di un allievo-attore.
Poco più in là, nella stanza della sartoria, Silvia, cuce un costume. Fuori, all’aperto, Laura prepara il vestito di una fata.
I tempi stringono. Andrea Baracco, nel frattempo è ridisceso insieme agli allievi-attori che aveva portat5o con se e, in teatro, finite le prove a cura di Karpov, iniziano quelle con Baracco. Ma solo per i convocati.
Un Egeo scende le scale e dalla platea si affretta sul palco in cerca del duca Teseo.
"Ok. Proviamo un’altra volta!"
Qualcuno scatta una foto.
Una giornalista entra e ci osserva.
"A che ora è la convocazione domani?"
L’ordine del giorno è appeso in corridoio.
Il nostro "Sogno di una notte di mezz’estate" sta pian piano prendendo forma.
ANNALISA CIUFFETELLI