DIARIO DI UNA NOTTE DI MEZZ'ESTATE 16 VI PRESENTO I NOSTRI ALLIEVI-ATTORI. QUATTRO INNAMORATI

Nel "Diario di una notte di mezz’estate – 9. Il bosco, gli innamorati e il fiore d’amore", avevamo lasciato i 4 giovani ateniesi all’interno del bosco, in preda ad uno strano loop amoroso causato da un errore commesso ingenuamente da Puck: aveva versato il succo del fiore d’amore sugli occhi di Lisandro, un ragazzo in abiti ateniesi addormentato vicino ad una fanciulla credendo che quelli fossero i ragazzi a cui aveva fatto riferimento Oberon quando gli aveva dato il prezioso incarico.
A seguito di ciò si era creato come una specie di cerchio: Elena era innamorata di Demetrio che a sua volta era innamorato di Ermia, la quale amava Lisandro che ora si è innamorato di Elena. Quest’ultima, incredula e fedele al suo sentimento amoroso per Demetrio, era fuggita via inseguita da Lisandro.
Ben presto il re delle fate e il suo folletto si accorgono dell’errore e quindi si apprestano a rimediare: Oberon (interpretato da Luigi Di Pietro) versa il succo del fiore d’amore sugli occhi di Demetrio (Cosimo Ricciolino) addormentato, mentre Puck (Luca Di Gennaro + Giulia Pellicciari) porta lì vicino Elena (Barbara Giordano) e Lisandro (Matteo Guma). Ermia (Silvia Grande) arriva da sola (jnseguendo il proprio amato).
Svegliatosi Demetrio si trova davanti Elena, della quale cade follemente innamorato, scatenando le gelosie di Lisandro.
Oberon e il suo folletto pasticcione vedono tutto e, finalmente, riescono a sistemare la situazione.
Puck, per evitare un tumulto, dapprima si finge Demetrio per sviare Lisandro, poi Lisandro per sviare Demetrio. Li fa stancare entrambi e, così, i 4 innamorati si addormentano.
Il momento è quello giusto: Puck spreme il succo del fiore d’amore sugli occhi di Lisandro, il quale al risveglio vede davanti a se Ermia e ne è folgorato d’amore.
Finalmente la situazione è risolta: Ermia ama ed è riamata da Lisandro, mentre Elena ama ed è riamata da Demetrio.
<< Quando si sveglieranno, questa beffa / sembrerà un sogno, una visione vana, / e gli innamorati torneranno ad Atene / con un legame che durerà fino alla morte. >> dice Oberon (A III, sc. ii)
Adesso, conosciamo un po’ meglio gli allievi-attori che interpretano i 4 giovani ateniesi innamorati:
Elena: Barbara Giordano
Ermia: Silvia Grande
Lisandro: Matteo Guma
Demetrio: Cosimo Riccolino
Silvia Grande è attrice e doppiatrice. E’ di Roma, dove ha conseguito la laurea in Lettere presso l’Università La Sapienza. Si è diplomata come attrice alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano.
Ha preso parte a laboratori tenuti da Toni Servillo, Valerio Binasco, Geraldine Baron, Laura Pasetti, Serena Sinigallia e Bruce Mayers. Ha partecipato a un Progetto Masterclass, diretto da Luca Ronconi, con Lev Dodin e Anatolij Vassiliev.
Ha lavorato con Luca Ronconi in "Infinities" di J. D. Barrow, "Prometeo incatenato" di Eschilo, "Le rane" di Aristofane, "Le baccanti" di Euripide e "I soldati" di J. Lenz.
E’ stata diretta anche da Enrico D’Amato ("Tre sorelle" di Cechov), Luca Micheletti ("Le furberie di Scapino" di Molière), Corrado Accordino e Amedeo Romeo ("Romeo e Giulietta" di W. Shakespeare), Fabio Battistini ("Teatro dell’ombra e della luce" e "Laudi" di Jacopone da Todi), Riccardo Fazi ("La corte dei Bianchi" di R. Fazi), Alessandra Felli ("L’uovo nero" di Luigi Capuana, "Il galletto impertinente" liberamente ispirato al precedente, "Vicini di casa" di Marco Andreoli e "La stanza degli incantesimi", tratto da Colette), Giorgio Marini ("Il giavellotto dalla punta d’oro" di Roberto Calasso), Daniele Muratore ("I sonetti" di W. Shakespeare), Giles Smith ("Cieco folle amore", dai sonetti di Shakespeare e "Nella foresta" di Giles Smith) e Valentina Bartolo ("I quaderni di Nisveta" di Elvira Mujcic).
In campo cinematografico ha partecipato ai cortometraggi "Spike on spike", regia Filippo Cesari, "Puntuale e distaccato", regia Francesco Cannavà e "Un’altra mattina", regia Angelo Campolo e ai film per il cinema "Venti sigarette" regia Aureliano Amadei e "Meu Pais", regia André Ristum.
In tv è stata protagonista di puntata nella fiction "Medicina generale 2", regia Luca Ribuoli, per Rai 2. In campo pubblicitario è stata interprete dello spot della Renault Scenic.
Infine, ha doppiato "Howl, l’urlo", regia Rob Epstein e Jeffrey Friedman, direzione del doppiaggio Lorenzo Macrì. Lo stesso Macrì l’ha poi diretta anche in "Il fondamentalista riluttante".
Nel nostro "Sogno di una notte di mezza estate" interpreta Ermia.
Silvia, cosa pensi di quest’esperienza che stai facendo al laboratorio su "Sogno di una notte di mezza estate"?
<< Sono molto felice di essere qui e di aver conosciuto i miei compagni di lavoro, Andrea Baracco ed Ersilia Lombardo. Daniele Muratore lo conoscevo già da prima.
Di Baracco mi piace molto il suo modo di lasciare liberi gli attori dal momento in cui crea una situazione a trovare il modo di starci, il lavoro sull’ascolto, sulle relazioni, …
Trovo molto interessante il training con Ersilia Lombardo che ci mette per la prima volta in comunicazione, cioè la mattina. >>
Come definiresti Ermia, il personaggio che interpreti?
<< Così come ci ha detto Andrea Baracco all’inizio, sto cercando di non pensare al personaggio, ma di concentrarmi sul modo che ha di relazionarsi agli altri.
E’ un lavoro molto complesso che sto scoprendo. Sto cercando, all’interno delle regole del gioco, di trovare un mio modo. >>
Barbara Giordano è nata a Catania, ma vive a Roma dove si è diplomata all’Accademia Nazionale d’arte drammatica "Silvio D’Amico". Ha partecipato a laboratori tenuti da A. Niccolini e A. Biagiotti, N. karpov, J. Sanchis Sinisterra, F. Manetti e G. Greco, P. Clough, L. Ronconi, K. Linklater, J. Ferrini, P. Sepe e M. Civica.
In teatro è stata diretta da M. Chiesa ("The kitchen" di A. Wesker e "Girotondo" di A. Schnitzler), L. Arena ("O’ cunto d’o surdato", tratto da C. F. Ramuz), E. D’Urso ("Mea culpa", di E. D’Urso), G. Sepe ("Otello" di W. Shakespeare), D. Muratore ("Tiergartenstrasse4, un giardino per Ofelia", di P. Floridia, spettacolo vincitore della rassegna "Salviamo i talenti" in memoria di Attilio Corsini e del Festival Universo Teatro di Benevento, e poi nello spettacolo "Altri amori", di autori vari), A. Pugliese ("Senza Hitler", di E. Erba e "La lampadina galleggiante" di W. Allen), V. Chia ("L’ultima notte dell’imperatore" di R. D’Alessandro), D. Camerini ("Prove di guerra. Antonio e Cleopatra", di D. Camerini), D. Kheradmand ("Ah oppure oh oppure silenzio", di D. Kheradmand e F. Espejo), D. Veronese ("Un amore di marmo" di D. Veronese) e C. Di Palma ("Capitan Fracassa" di T. Gautier).
In campo cinematografico ha partecipato al lungometraggio "R. Di Caprio", regia A. Micieli e ai cortometraggi "Evelyn", regia D. de Gioia, "Una sera qualunque" regia N. Osci e "Una storia d’amore" scritto e diretto da L. Terrazzano.
In televisione ha lavorato in "Il Bell’Antonio", regia M. Zaccaro, "Puccini. L’ultimo viaggio" docufiction per la Rai tedesca, diretto da Volker Schmidt, "Agrodolce" per Rai 3 e "I ragazzi di Pippi Fava" per La7.
Nel nostro "Sogno di una notte di mezza estate" interpreta Elena.
Barbara, cosa pensi di quest’esperienza che stai facendo al laboratorio su "Sogno di una notte di mezza estate"?
<< Avevo fatto un laboratorio con Karpov mentre studiavo in accademia. Con Baracco ci siamo sfiorati, ma mai incontrati sul serio. Quello che ho notato è quante sfaccettature possa avere il teatro, quanti approcci diversi possa avere un lavoro. Questa è una cosa che per me è stata importante.
Il "Sogno di una notte di mezza estate" è un testo che mi piace tantissimo, quindi sono molto contenta.
Secondo me la cosa importante del testo è la poliedricità del punto di vista. Come nel "Sogno" ci sono tanti punti di vista differenti, così nel laboratorio. In questo ci ha aiutati sia Shakespeare nella sua drammaturgia così varia a livello di linguaggio, personaggi e soprattutto punti di vista, sia l’eterogeneità delle persone che ci sono (attori per formazione, per vocazione, … chi vuole fare musical, chi vuole fare teatro-danza, …) sia soprattutto i maestri.
La cosa più bella finora è la possibilità, non semplice, ma arricchente, della coesistenza di tuta questa diversità. >>
Come definiresti Elena, il personaggio che interpreti?
<< Il mio personaggio lo definirei "innamorato follemente". E proprio perché folle estremamente coraggioso, come solo gli innamorati sanno essere, spesso. >>
Cosimo "Coky" Ricciolino, è nato a Benevento, ma vive a Roma. Nella sua città natale, dove si è diplomato al Liceo artistico, ha frequentato per ben 10 anni la scuola di recitazione SOLOT. Poi ha conseguito la laurea triennale presso la Link Academy di Roma. Ha studiato anche chitarra e batteria.
Ha partecipato a laboratori tenuti da Francesca Saponaro, Rosario Liguoro, Giulio Baffi, Valeria Campo, Fabrizi Angelini, Stefanio Vigilante, Raffaella Misiti e Ilaria Amaldi, Nikolaj Karpov e Maria Schmaevich.
Ha preso parte a stage di recitazione davanti la macchina da presa e fotogenia tenuti da Anna Gigante, Flavio De Bernardinis e Marcello Cotungo, a stage di "Musicanto" con Piero & Massimo Calabrese e Fulvio Tomaino e ad un corso di tip tap a cura di Cesare Vangeli.
E’ autore e one-man-show dello spettacolo "Non solo swing" e autore, attore e regista di "Abbracci gratis".
In teatro è stato diretto da Paola Caruso in "La zingara Ester", da Paola Fetto in "Scugnizzi", da Silvio Peroni in "Hotel Academy", da Alessandro Preziosi in "Cyrano" e da Andrea Baracco in "Gli amanti del sogno". Ha recitato nello spettacolo di commedia dell’arte diretto da Luca Rodella dal titolo "La bottega dell’arte" ed al musical "Ti amo, sei perfetto, ma ora cambia", diretto da Ilaria Amaldi e Raffaella Misiti. Ha anche partecipato allo spettacolo "Madre natura, madre Madonna", al fianco di Katia Ricciarelli e Marina Confalone e a "Racconti mediterranei" nell’ambito di "Benevento città spettacolo".
E’ stato diretto da Marcello Cotugno nel cortometraggio "A cosa stai pensando?" ed ha preso parte ad una delle pubblicità di "Poltrone e sofà".
Ha partecipato a vari programmi televisivi in qualità di cantante: "Dai voce alla tua voce", "Star day", "Bengio festival", premio "Il gladiatore d’oro" con la B. B. Orkestra del maestro Umberto Aucone. Dopo essere stato selezionato come "Nuovo Talento" dal sito web della Rai, è ospite del salotto mattutino " Uno Mattina" e del programma " Di che talento sei?" con Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime.
Ha creato il duo comico "Rich & Coky" con il quale ha presentato alcuni programmi su TV7.
Nel nostro "Sogno di una notte di mezza estate" interpreta Demetrio.
Coky, cosa pensi dell’esperienza che stai facendo nel laboratorio su "Sogno di una notte di mezza estate"?
<< Io non ero mai stato a L’Aquila e quindi è stata un po’ una conoscenza che mi ha colpito al cuore e allo stomaco. Si respira nell’aria una sorta di missione comune che è quella di risollevare, appunto, una città che ha bisogno di calcestruzzo e cultura. E quindi di teatro.
L’importanza della nostra presenza qui c’è stata esposta fin dall’inizio dal M° Karpov, da Andrea Baracco e da tutti i suoi collaboratori.
Inizialmente, essendoci più docenti, non sapevamo con precisione come era stato strutturato il laboratorio. Ma devo dire che, comunque, il tutto è stato funzionale a quella che sarà la messinscena, avendo fatto dapprima un lavoro fisico con Maria Schmaevich, di pura recitazione con Karpov e solo dopo di finalizzazione allo spettacolo con Andrea Baracco.
Per quanto riguarda Karpov, ogni singola parola mi ha arricchito dal punto di vista umano e professionale. Se dovessi dire un concetto che mi ha colpito, è quello della componente visiva del teatro. Lui ci ha detto "Noi andiamo a VEDERE gli spettacoli". E poi ho riscontrato la stessa cosa con Baracco che è un regista che lavora molto per immagini. >>
Come definiresti Demetrio, il personaggio che interpreti?
<< Questo personaggio già lo avevo interpretato in "Gli amanti del sogno", circa 3 mesi fa, sempre con la regia di Andrea Baracco. E devo dire che essere stato riconfermato non può che farmi piacere e darmi fiducia. Per quanto riguarda il lavoro sul personaggio, pur avendolo affrontato precedentemente, sono riuscito a trovare in Demetrio nuovi stimoli e nuove idee.
Potrei dire che Demetrio è tra i personaggi "cattivi" dell’opera, visto che si comporta nei confronti dei 3 innamorati, in modo losco e meschino solo per raggiungere il suo obiettivo che è quello di diventare come Egeo. Io lo definisco un "bambino che vuole dimostrarsi grande". Questa sua maschera cade nel momento in cui inizia a guardare sotto l’effetto del fiore dell’amore che ho sempre visto come un mezzo per far uscire da ogni personaggio il suo subconscio; quindi Demetrio nella seconda parte dell’opera è un bambino a tutti gli effetti. E, come tutti i bambini, con conosce censure ed inibizioni.
Tutti potrebbero pensare che Puck e Oberon abbiano commesso nei confronti di Demetrio un atto di malignità dato dall’artificio lasciandolo "drogato a vita"; mentre secondo me è un atto di benevolenza nei suoi confronti perché sono riusciti a fargli "aprire gli occhi" che prima erano coperti dalla volontà di raggiungere uno scopo puramente materiale. >>
Matteo Guma è nato a Roma, dove sta per conseguire la laurea triennale presso la Link Academy.
Ha studiato musica presso la scuola "Brass record", partecipando a laboratori con David Giacomini. Poi ha conseguito la laurea di primo livello in "Popular music" presso il Conservatorio "L. Refice" di Frosinone, dove ha anche preso lezioni di canto lirico. Ha partecipato a corsi e laboratori di canto, gospel e polifonia, respirazione professionale, polifonia e canto corale.
Ha preso parte a uno stage multistilistico di canto "Voci insieme" sotto la direzione di Raffaella Misiti e a cura di Andrea Rodini, Susanna Stivali, Claudio Fabro, Gabriella Aiello e Simone Moscato, a uno "Stage multistilistico sul musical theatre" a cura di Raffaella Misiti e Ilaria Amaldi, a stage di recitazione davanti la macchina da presa con Anna Gigante, di filmaking con Marcello Cotugno, di fotogenia con Flavio e Bernardinis e a laboratori teatrali con Alessandro Preziosi e Daniele Muratore e sul metodo linklater con Margarete Assmuth.
Ha svolto concerti in locali romani, ha partecipato a eventi per il coro "Amazing grace gospel choir" del M° Timothy Martin e a progetti del Conservatorio "L. Refice" dedicati a Lucio Battisti, Fabrizio De Andrè e "West side story". E’ stato cantante leader del gruppo "Alta tensione", tribute-band dei Nomadi.
Ha partecipato a recital della Compagnia dei Miserabili (di cui fa parte) su "Jesus Christ Superstar"; con le stessa compagnia ha allestito i musical "Les miserables" e "The woman in white". Altri musical: "The rocky horror show", con la compagnia The Pilgreeen Project, "Jeckyll & Hyde", regia di A. Tona, "La minaccia dell’erbaccia" di A. E. Castellani, "Jeckyll and Hyde", di cui ha curato personalmente adattamento in italiano, regia, scenografia e costumi ed ha interpretato il protagonista e "Ti amo, sei perfetto,… ma ora cambia", regia di Ilaria Amaldi e Raffaella Misiti.
In campo drammatico ha recitato in "Mea culpa" regia di A. Coggiatti, "Processo a Monti e Tognetti" con la Compagnia dei Miserabili, "Gli amanti del sogno", regia A. Baracco e "Suite Horovitz", regia S. Peroni.
Ha svolto attività di docente di canto presso il Centro Multidisciplinare delle Arti, L’Accademia della Musica, Talent Music All School e CMA Academy; insieme a Giulia Pellicciari (altra allieva-attrice di cui vi ho già parlato in occasione delle "fate") ha insegnato canto nello stage "Corpi in ascolto". Ha insegnato anche nei corsi di teatro per ragazzi a cura dell’ass cult "Tema cultura" a Venezia, Treviso e Mogliano Veneto.
Infine, ha praticato diversi sport a livello agonistico: nuoto, pallacanestro e canottaggio. Ha anche conseguito la cintura marrone di judo.
Nel nostro "Sogno di una notte di mezza estate" interpreta Lisandro.
Matteo, cosa pensi dell’esperienza che stai facendo al laboratorio su "Sogno di una notte di mezza estate"?
<< Per quanto riguarda il laboratorio è stato molto interessante.
Karpov lo conoscevo per fama (l’ho visto l’anno scorso alla Link Academy che faceva lo stage con i ragazzi dell’anno passato e me ne hanno parlato molto bene). Mi sono trovato bene perché, in qualche modo, ha ultimato il lavoro portato avanti durante l’accademia da Luca Ventura e Fabiana Iacozzilli che si basavano sugli stessi principi.
Per quanto riguarda Andrea Baracco, l’ho conosciuto quest’anno in accademia e mi ci trovo molto bene a lavorare, anche perché avendo una sua idea ben precisa dell’effetto scenico che vorrebbe realizzare, riesce a comunicarla chiaramente e predilige un lavoro fisico che mi permette di esplorare tutte le mie potenzialità. Sono molto affascinato dall’utilizzo che fa delle musiche e dei quadri scenici. >>
Come definiresti Lisandro, il personaggio che interpreti?
<< Lisandro rientra nella categoria degli eroi, ma non fiabeschi o principeschi, bensì in quanto porta fino in fondo tutte le sue scelte, le sue passioni; non ci sono mezze misure e, se si trova davanti un ostacolo, non cede a cerca di portare avanti i suoi ideali. E’ un ribelle, un romantico.
L’ho studiato cercando di estremizzare tutte le relazioni delle situazioni: tutto ciò che poteva essere rabbia diventa furia, l’amore diventa un amore spasmodico, un amore cieco. E poi attraverso il lavoro fisico, col corpo, ho provato a rendere organico il passaggio all’azione al testo. >>
ANNALISA CIUFFETELLI