Home / NEWS / DIARIO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE 10. UN GIORNO IN NOSTRA COMPAGNIA
Pubblicato il 15 Luglio 2013

DIARIO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE 10. UN GIORNO IN NOSTRA COMPAGNIA

 

Copioni sul palcoscenico, copioni sulle poltroncine, copioni in corridoio e nel foyer.

Artigiani da un lato, innamorati dall’altro. E poi Oberon, Titania, le fate e Puck.

In sartoria, Chiara, un’allieva-attrice, indossa un costume e diventa una fata.

Maria D’Arienzo è nostra ospite per un giorno: dalla platea ci segue attenta nell’inizio del nostro viaggio all’interno del bosco.

Andrea Baracco si muove davanti al palcoscenico e da indicazioni agli allievi-attori nella realizzazione dei personaggi. Qualche aggiustamento alle battute del copione e la scena è perfetta.

Sono già diversi giorni che vengono provate le entrate e le uscite di scena dei protagonisti del I e II Atto. E ogni volta si perfezionano sempre più.

Oberon (Luigi Di Pietro) ordina a Titania (Francesca Puglisi) di dargli il paggio indiano. Poco dopo, Demetrio (Cosimo Ricciolino) ordina ad Elena (Barbara Giordano) di non seguirlo più.

Entrambe le donne si rifiutano.

Titania dice al re delle fate che devono cessare i loro litigi perchè sono causa degli sconvolgimenti naturali. In un’altra scena Elena dice a Lisandro (Matteo Guma) di smetterla di prenderla in giro con le sue adulazioni.

Nessuno dei due uomini pare voler capire e le donne, ognuna nella rispettiva scena, se ne vanno indignate inoltrandosi nel bosco.

Acqua: sconvolgimenti della natura e brindisi.

Ombrelli: riparano o celano corpi.

Gli animali riempiono il bosco dei loro versi. I personaggi del mondo fatato li dominano. Elena vorrebbe essere un cagnolino per seguire Demetrio. Ermia (Silvia Grande) sogna una serpe e chiede aiuto. Poco dopo, l’artigiano Bottom si ritroverà ad avere una testa d’asino.

Oberon vuole far innamorare Titania di un mostro/animale, mentre invece la regina delle fate gli descrive la sofferenza e moria degli animali.

La musica accompagna momenti particolari e cambi di scena.

Ersilia Lombardo controlla i movimenti scenici delle fate e poi anche quelli degli artigiani.

L’aiuta Giulia, particolarmente abile in un certo genere di movenze.

Tutti pronti: si prova di nuovo.

Daniele Muratore stoppa la musica. Un’ultima disposizione di Andrea Baracco e la scena ricomincia.

Silvia Lombardi, l’assistente ai costumi, porta il grande mantello di Puck. Giulia Pellicciari e Luca Di Gennaro si celano sotto di esso e prendono le sembianze del folletto di Oberon.

Un bastone. Musica. E gli artigiani cominciano a starnutire sempre più forsennatamente, mentre la strana figura avanza.

Per oggi ci fermiamo qui. Domani si riprende.

 

 

ANNALISA CIUFFETELLI