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Pubblicato il 22 Maggio 2006

CRONACA DI UNA FESTA: I 125 ANNI DEL TEATRO COMUNALE DI ATRI

Il Teatro Comunale di Atri ha compiuto 125 anni e si è trovato, venerdì 19 maggio, al centro del grande dibattito sul teatro che infervora il mondo della cultura in questi giorni. “Quale è il ruolo del teatro nella società contemporanea?” e soprattutto “Che cosa è il teatro pubblico nel nostro Paese?” sono le domande alle quali si è tentato di dare una risposta da parte di alcuni dei più importanti protagonisti della scena italiana arrivati ad Atri su invito del direttore del TSA Federico Fiorenza.
Dopo i saluti delle autorità, dal Sindaco Basilico al Presidente della Provincia di Teramo Ernino D’Agostino, alla dirigente del Settore Cultura della Regione Abruzzo Giuseppina Camilli, all’assessore Gabriella Liberatore del Comune di Atri sono intervenuti Giorgio Albertazzi che, da grande maestro quale è, ha voluto porre al centro del suo intervento l’attore ed il suo lavoro; Antonio Calenda che ha sottolineato il bisogno urgente ed assoluto della qualità nell’offerta teatrale; Roberto Toni, vicepresidente dell’AGIS, che ha aperto una seria riflessione sulla valenza del finanziamento pubblico alle compagnie teatrali; Pino Ferrazza, presidente dell’Ente Teatrale Italiano, che ha avanzato una impietosa critica al sistema teatrale nazionale, introducendo il problema della differenza che deve necessariamente esserci tra la “stabilità teatrale” e le compagnie di giro, differenza che oggi sembrerebbe essere annullata; Franco Scaglia, scrittore e presidente di RAI Cinema, che ha anche riportato la sua esperienza all’interno della Commissione Prosa ministeriale; Giovanna Milella, vicedirettore di RAI 2 e anima di RAI 2 Palcoscenico, che ha sottolineato la necessità di continuare a trasmettere il teatro in televisione ed ha avanzato la proposta di facilitare le registrazioni con una più snella cessione dei diritti; Geppy Glejeses, direttore dello Stabile privato di Calabria che ha simpaticamente ripercorso l’intersezione della sua carriera teatrale con il Teatro di Atri; Marco Fanfani, presidente dell’ATAM, che ha parlato del ruolo dei circuiti; lo stesso Fiorenza che ha sottolineato l’importanza per il lavoro teatrale della comunicazione e della promozione del pubblico; ed ancora altri interventi come quello degli attori Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo, del regista Claudio Di Scanno, del presidente della “Riccitelli” Maurizio Cocciolito.
In sala i rappresentanti della più attive associazioni culturali e compagnie teatrali che operano nel territorio: Florian, Teatro dei Colori, Teatro Marrucino, Teatro Minimo, Associazione Fare Teatro e tanti attori ed operatori teatrali che hanno applaudito a questa iniziativa che ha avuto il merito di far riprendere una discussione sulla funzione del teatro anche nella nostra Regione.