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COSI’ E’ (SE VI PARE)

RIDOTTO DEL TEATRO COMUNALE
Domenica 6 marzo ore 17,30 Turno B
Domenica 6 marzo ore 21,00 Turno A
COSI’ E’ (SE VI PARE)
di Luigi Pirandello
regia Antonio Silvagni
con Cristina Cartone, Tommaso Di Giorgio, Stefania Evandro, Federica Nobilio, Ottaviano Taddei, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio, Giacomo Vallozza
produzione TEATRO STABILE d’ABRUZZO/TEATRI D’ABRUZZO

Verità fluttuanti e identità incerte da rintracciare sotto le macerie di un terremoto.
Lo spaesamento di chi arriva da un luogo in rovina confligge con la messinscena delle presunte verità; e la morbida ricerca di un equilibrio esistenziale da parte di coloro che arrivano dalla catastrofe appare follia a chi non ha ancora conosciuto il vuoto sotto i piedi.
Il terremoto della Marsica nel 1915.cui Pirandello fa un rapido accenno nell’opera Così è (se vi pare) corrisponde nel presente allestimento al franare dell’architettura emotiva e psicologica del Signor Ponza e della Signora Frola, reduci volutamente anonimi e impegnati nella ricostruzione di un senso nuovo e possibile dell’esistere, ‘aperto a mille lampi’ se pur privo di una verità burocratica.
Il salotto Agazzi diventa un microcosmo autosufficiente in cui personaggi creati da una realtà mediatica incarnano ruoli autoreferenziali, cui nulla importa della verità reale.
La presente lettura dell’opera pirandelliana risente in maniera profonda degli ultimi avvenimenti che hanno sconvolto l’Abruzzo: il terremoto, che per Pirandello era un pretesto per azzerare certezze e fisionomie, e un non luogo da cui far emergere la critica alle sicurezze preconfezionate, diventa ora punto di partenza per un’inchiesta sul profondo dissidio tra verità e realtà, tra le ostentate certezze dei salotti televisivi e l’eterna fragilità dell’esistere.
Così è (se vi pare), coproduzione Teatro Stabile d’Abruzzo-Teatri d’Abruzzo pur rispettando il testo pirandelliano, intreccia il passato al presente: una riflessione imbarazzata e comica sull’ingerenza dei mass media nella realtà quotidiana, sull’alterazione e l’offuscamento della verità a scapito dei mille Frola/Ponza vittime del terremoto e delle convezioni, pur tuttavia alla ricerca di un nuovo equilibrio.
TSA