Debutta a Rovereto, Teatro Zandonai, mercoledi 19 gennaio, ore 20.30, Clitemnestra di Luciano Violante, regia di Giuseppe Dipasquale, con Viola Graziosi. Una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo.
Luciano Violante, da tempo studioso del mito classico e del suo messaggio alla modernità, ha dato vita ad un testo poetico di grande bellezza, il racconto di una donna che attende il momento del riscatto (o della vendetta?) con pazienza e fermezza per un tempo così lungo da essere inconcepibile per il pensiero maschile. Una narrazione contemporanea di Clitemnestra, regina di Micene e assassina di Agamennone suo marito, che pone una domanda fondamentale: assassina per vendetta o assassina per giustizia?
Una Clitemnestra che viaggia dal mito alla contemporaneità sorretta da un fraseggio tragico che scolpisce le parole sulla declinazione di una storia di un esilio perpetuo post mortem.
È un canto nel dolore di una madre che ha subito l’ingiusto sacrificio di Ifigenia per mano dell’ambizioso padre, è un canto della purificazione perché condannata a vagare nell’eterno nulla al fine di emendare un omicidio non accettabile nell’alveo del moderno patriarcato occidentale.
Lo spettacolo sarà preceduto, alle 18.00 nel ridotto del Teatro, dall’incontro con l’autore: ex magistrato, politico e accademico italiano, parlamentare alla Camera dei deputati dal 1979 al 2008, dov’è stato presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 1992 al 1994 e della Camera dei deputati dal 1996 al 2001