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CELESTINO V, UN VIAGGIO NELLA STORIA CON I PUPI ITALICI

“Celestino V, un viaggio nella storia con i Pupi Italici” è il nuovo entusiasmante progetto del Teatro Stabile d’Abruzzo, quasi un ritorno alle origini: i primi spettacoli in cartellone dell’allora Teatro Stabile dell’Aquila, stagione 63/64, furono “Ali Babà e i quaranta ladroni” e “Faust” con i pupazzi di Maria Signorelli.

“Celestino V”, della Compagnia dei Pupi Italici, racconterà la storia dell’eremita Pietro Angelerio (o secondo alcuni Angeleri), detto Pietro da Morrone e venerato come Pietro Celestino, rappresentata per la prima volta con il Teatro dell’Opera dei Pupi e con l’approvazione dalla diocesi di Sulmona – Valva.

La compagnia è stata fondata da Girolamo Botta marionettista (puparo) e pittore nato a Palermo nel 1985, da sempre appassionato d’arte, dopo il diploma all’Istituto d’Arte da il via alla sua carriera artistica frequentando diversi laboratori e teatri di figura del famoso teatro dei pupi Siciliani della sua città natale.

Nel 2013 si trasferisce in Abruzzo, a Sulmona fondando la compagnia e realizzando i Pupi Italici insieme ad Alessandra Guadagna.

Il teatro di marionette conosciuto come Opera dei Pupi è nato in Sicilia all’inizio del XIX secolo ed ha avuto  sin dall’inizio un grande successo “popolare”. Le storie raccontate si basavano sulla letteratura cavalleresca medievale, sui poemi italiani del Rinascimento, sulle vite dei santi e sui racconti di banditi.

In passato le sue rappresentazioni, come un qualsiasi altro moderno media, hanno influenzato il pubblico ed hanno fornito anche occasione di rivendicazioni sociali. In seguito, il boom economico degli anni ’50 ha offerto altre occasioni di intrattenimento, ed ha sicuramente contribuito all’indebolimento di questa meravigliosa tradizione teatrale. Ma come diceva Carlo Levi ” il Futuro ha un cuore antico”.


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