Pubblicato il 09 Febbraio 2018
"CARNEVALE A TEATRO" PINOCCHIO A SULMONA

“Carnevale a Teatro” per la Città di Sulmona con “Pinocchio”, lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con Fantacadabra, una tre giorni di spettacolo, dal 12 al 14 febbraio, al CineTeatro Pacifico dedicato ai giovani studenti e realizzato con l’Amministrazione Comunale di Sulmona.
In scena rovesciamento dei ruoli e libertà sfrenata per un Carnevale inteso come espressione della tradizione popolare.
Protagonista sarà Pinocchio in una versione tutta originale dove l’uso dell’ironia è accompagnato dal non-sense e dal grottesco, che ne amplificano gli effetti e pervadono lo spettacolo per intero.
Il testo di Collodi verrà riproposto con il linguaggio della Commedia dell’Arte, Pinocchio è soprattutto l’ultima maschera, l’ultimo erede della tradizione italiana a canovaccio, il teatro della finzione per eccellenza; la sua è la parabola tragica della decadenza della menzogna nella modernità, quella menzogna che non si occulta ma che mostra il naso. Un viaggio, una serie di avventure che il pubblico in sala vive insieme al protagonista accompagnandolo nel percorso di crescita da burattino a bambino in una scenografia mutevole ed essenziale.
Proprio come i grandi classici, i drammi di Shakespeare, o l’Odissea, Pinocchio racconta infatti un rito di iniziazione, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza di un burattino-bambino alla scoperta del mondo.
“Dal bisogno di un uomo che è solo nasce l’avventura del bambino, un’avventura che, circolarmente, riflette anche quella del padre” dice Mario Fracassi autore dello spettacolo.
Sul palco Santo Cicco, Laura Tiberi, Mario Fracassi e Roberto Mascioletti; scene curate dall’associazione culturale Telapinta; maestro artista falegname Dino Paoloni; costumi di Antonella Di Camillo e Daniela Verna; musiche e canzoni di Paolo Capodacqua; ideazione e regia di Mario Fracassi.
Protagonista sarà Pinocchio in una versione tutta originale dove l’uso dell’ironia è accompagnato dal non-sense e dal grottesco, che ne amplificano gli effetti e pervadono lo spettacolo per intero.
Il testo di Collodi verrà riproposto con il linguaggio della Commedia dell’Arte, Pinocchio è soprattutto l’ultima maschera, l’ultimo erede della tradizione italiana a canovaccio, il teatro della finzione per eccellenza; la sua è la parabola tragica della decadenza della menzogna nella modernità, quella menzogna che non si occulta ma che mostra il naso. Un viaggio, una serie di avventure che il pubblico in sala vive insieme al protagonista accompagnandolo nel percorso di crescita da burattino a bambino in una scenografia mutevole ed essenziale.
Proprio come i grandi classici, i drammi di Shakespeare, o l’Odissea, Pinocchio racconta infatti un rito di iniziazione, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza di un burattino-bambino alla scoperta del mondo.
“Dal bisogno di un uomo che è solo nasce l’avventura del bambino, un’avventura che, circolarmente, riflette anche quella del padre” dice Mario Fracassi autore dello spettacolo.
Sul palco Santo Cicco, Laura Tiberi, Mario Fracassi e Roberto Mascioletti; scene curate dall’associazione culturale Telapinta; maestro artista falegname Dino Paoloni; costumi di Antonella Di Camillo e Daniela Verna; musiche e canzoni di Paolo Capodacqua; ideazione e regia di Mario Fracassi.